“Gatto di casa dalla mentalità aperta e socievole cerca coinquilino!”

Un gatto che vive insieme ad altri animali domestici in una grande famiglia allargata: è davvero possibile o questo porta automaticamente a situazioni stressanti?

Un gattino viene socializzato a partire dalla quarta settimana di vita. Questo di solito avviene insieme ai suoi fratelli, i “gattini solitari” sono un’eccezione. Durante questo periodo imparano tutto sul comportamento sociale felino e vengono educati sia dalla madre che dai fratelli. Se il gatto è cresciuto nel tipo di ambiente adatto alla sua specie, andrà sempre a caccia da solo, ma il resto del tempo lo passerà felicemente con gli altri. A tal proposito, i gatti sono animali molto socievoli! Amano il contatto fisico con gli altri gatti, si puliscono a vicenda e giocano insieme – inoltre, rilassarsi è molto più piacevole insieme che da soli!

  • In tal caso, chi sarebbe un candidato desiderabile per l'”appartamento condiviso” del tuo gatto?
  • Chi è la migliore compagnia per il tuo gatto?
  • E quali due si sarebbero semplicemente “mangiati a vicenda”?

Quali animali vanno d’accordo con i gatti?

Una famiglia su tre possiede almeno un animale domestico, se non due o più.

I gatti sono gli animali domestici più comuni, ma spesso condividono il loro habitat con altri animali.

Ma con quali animali vanno più d’accordo?

Se il tuo gatto deve avere compagnia, bisogna scegliere con attenzione e controllare con chi si armonizza meglio a lungo termine, altrimenti la nuova situazione può diventare un peso per tutte i soggetti coinvolti.

Una futura convivenza di due o più animali va quindi pianificata con cura!

Gatti e roditori

“Sei così bello che potrei mangiarti!” La convivenza tra roditori e gatti, almeno nel loro habitat naturale, è nella migliore delle ipotesi breve se non addirittura inesistente: qualsiasi incontro può rapidamente prendere una svolta drammatica! Mangiare o essere mangiati – poiché i roditori sono prede naturali dei gatti, la loro aspettativa di vita in caso di incontro è purtroppo piuttosto limitata.

Se criceti, ratti o topi condividono la stessa casa con i gatti, ci si deve assolutamente assicurare che la loro gabbia sia protetta e sicura, da guardare ma non da toccare…L’agguato permanente può altrimenti trasformarsi in stress a lungo termine per entrambe le parti coinvolte.

Ma anche qui, la gloriosa eccezione fa la regola! A volte, tutto è condiviso amichevolmente, beh… quasi. Ogni amicizia finisce quando si tratta di condividere il cibo…

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Gatti e uccelli

“Tavoli separati” – La separazione degli spazi deve essere data per tutto il tempo che l’uccello trascorre fuori dalla sua gabbia. È necessario riservare loro alcune ore al giorno per volare e vagare liberamente.

In quel momento, il gatto dovrebbe essere sempre separato da lui, perché un uccello non continuerà a volteggiare vicino al soffitto – infatti si poserà sul pavimento o sui mobili per riposarsi. Non importa quanto il gatto sia socievole o bene abituato o anche se di solito non presta alcuna attenzione all’uccello – questa è una situazione troppo allettante per poter resistere: “Non c’è qualcosa che si muove lì sul pavimento dall’odore davvero delizioso?!” L’istinto della caccia non scompare mai e può manifestarsi improvvisamente. Senza ulteriori indugi, il gatto si prepara ad attaccare e non si può nemmeno biasimarlo.

Se puoi permetterti di dare a entrambe le specie l’habitat e lo spazio necessari, questa combinazione può ancora funzionare. Tuttavia, in un monolocale o in uno studio, la sfida potrebbe essere un po’ estrema per tutti i soggetti coinvolti.

Gatti e conigli

I conigli adulti normalmente non hanno problemi con i gatti, dato che questi non si avvicinano mai troppo. Verrebbe infatti percepito come troppo intrusivo. Sicuramente proverebbero a ritirarsi e se ciò non fosse possibile o se si sentissero messi alle strette, i conigli si difendono, con la forza.

Il coniglio nano e i coniglietti cuccioli rientrano ancora nella categoria delle prede per il gatto; quindi, fare attenzione durante le ore in cui i conigli corrono liberi. Non lasciarli mai soli e senza supervisione, anche quando sono cresciuti. Una porta aperta può tentare anche un santo…Quindi assicuratevi di creare un ambiente per loro in cui possano correre liberi ma allo stesso tempo essere al sicuro dal gatto; soprattutto quando è da solo.

Gatti e cani

“Come cane e gatto” – significa due che non vanno affatto d’accordo e che si sbranerebbero l’un l’altro!! La maggior parte dei proverbi contiene una parte di verità, quindi cosa c’è dietro a questo? Cane e gatto, che vivono insieme in armonia: è possibile? Certo che sì!

A parte per il carattere individuale di ciascun animale, diverse razze in realtà non hanno nessun problema in merito – e se gli animali sono cresciuti insieme, tutto dovrebbe andare bene, in ogni caso. Sebbene i gatti abbiano imparato a vivere con noi, conservano sempre e comunque il loro istinto di cacciatori, così come ci sono alcune razze di cani allevati soprattutto per la caccia. Ma ci sono cani che hanno un carattere più dolce, anche con i gatti che ogni tanto superano il limite.

Se cane e gatto imparano a leggere i reciproci modelli di comportamento sin da piccoli, possono stabilire amicizie che durano per tutta la vita.

Gatti e gatti

Normalmente, i gatti possono andare d’accordo con i loro conspecifici. Tuttavia, la “chimica” deve essere quella giusta! Ovviamente è più facile per loro se si conoscono già o addirittura se provengono dalla stessa cucciolata. Ma non lasciarti ingannare: proprio come nelle famiglie umane, anche ai fratelli piace il litigio occasionale. Tuttavia, non si verificheranno combattimenti seri in questo caso.

Se un gattino è integrato in una famiglia con un gatto più anziano, è importante assicurarsi che l’anziano si riposi di tanto in tanto. Anche un cucciolo alla fine si stanca e molti gatti più maturi sono perfettamente in grado di stabilire e proteggere i propri confini. Una gatta femmina potrebbe anche prendere in considerazione l’adozione del piccolino! È comunque consigliabile tenere i gatti separati all’inizio e dare loro il tempo sufficiente per conoscersi reciprocamente. La gerarchia deve essere stabilita e durante questo processo ci si può aspettare alcuni aspri combattimenti. Ma niente paura: di solito la questione si risolve rapidamente. Assicuratevi solo di starne fuori e lasciate che se la sbrighino tra di loro.

Non appena sarà stabilita la gerarchia, l’ascia di guerra verrà seppellita rapidamente.

Dopo aver scelto l‘animale

Se volete tenere diverse specie animali ma non siete sicuri di quale sia l’abbinamento migliore, il consiglio è di non seguire solo l’istinto di un desiderio, ma di considerare anche quante possibilità ci sono che gli animali vadano d’accordo tra loro. Quali sono le prospettive perché il nuovo binomio diventi il ​​futuro “dream team”?

Questo ovviamente implica che consideriate in anticipo quali condizioni di vita richiedano i gatti e se siete in grado di fornirgliele.

Tutti gli animali che vivono insieme d’amore e d’accordo, come sull’Arca di Noè: questo sarebbe ovviamente l’ideale. Ma la realtà spesso sembra un po’ diversa e le cose possono persino diventare piuttosto pericolose! Se state pensando di tenere insieme animali della stessa specie, assicuratevi in anticipo di poter massimizzare la possibilità di successo, fornendo le condizioni ideali.

Esperienze precedenti con altri animali

Un prerequisito fondamentale per l’armonia, è che nessuna esperienza negativa preceda l’incontro: se gli animali collegano solo ricordi positivi con la propria specie, metà del lavoro è già fatto! In tal caso, non dovrebbe esserci paura del contatto, poiché esiste già una tolleranza di base. Ma anche qui vale la regola: ogni nuovo animale deve entrare a far parte della famiglia.

E poiché ogni gruppo ha le sue dinamiche e regole, ci vuole sensibilità e pazienza per rendere più facile l’arrivo del nuovo arrivato. I gatti che hanno avuto contatti con altri animali in giovane età di solito avranno meno problemi di socializzazione, perché si è già instaurato un condizionamento positivo.

Monitoraggio del comportamento con altri animali

Se il tuo gatto ha mostrato un comportamento aggressivo e difficoltà in generale nell’accettare altri animali, non dovresti portare altri animali in casa. Lo stesso vale per i gatti facilmente stressati e spaventati.

Se il tuo gatto ha un forte istinto di caccia, l’introduzione di un altro animale domestico più piccolo che condivida gli stessi spazi, non è una buona idea, allo stesso modo. Guarda il linguaggio del corpo e la taglia degli animali! Lo scenario potrebbe degenerare rapidamente in uno stress permanente sia per gli animali che per te, poiché non potresti lasciarli soli per un minuto senza dover temere il peggio. E poiché ciò è praticamente impossibile, il peggio è annunciato.

La “preda” avrebbe un’aspettativa di vita molto limitata…

Trovare il giusto abbinamento

Ma anche i gatti più “a prova di cane” non andranno necessariamente d’accordo con QUALSIASI cane. Il carattere dell’animale è della massima importanza!

Un gatto anziano potrebbe essere sempre andato d’accordo con un cane anziano dal muso sbiancato e potrebbe anche essersi rannicchiato davanti al fuoco con lui – ma sicuramente non vorrà avere niente a che fare con un cucciolo e i suoi attacchi turbolenti!

Prima, una strizzatina d’occhio poteva essere sufficiente per comunicare tra cane e gatto: i due erano una squadra ben funzionante, che andava piuttosto d’accordo. “Ma questo giovane turbolento non ti lascerà in pace, anche se inarchi la schiena e gli soffi – innanzitutto alla mia età non è divertente – e devo difendermi costantemente! Tutto quello che posso fare è ritirarmi. La vecchiaia tranquilla ha un aspetto molto diverso!” potrebbe pensare un vecchio gatto.

Linguaggio del corpo conflittuale

Sicuramente, il fatto che specie diverse si evitino a vicenda in natura è problematico. Un incontro è reso ancora più difficile dal linguaggio del corpo conflittuale – i segnali più elementari possono essere letti in modo completamente diverso – tra cane e gatto possono anche significare il contrario!

Se il cane scodinzola, vuol dire che è allegro. Il gatto invece muove la coda come anticipazione di uno stress – un chiaro segno per invitare a mantenere le distanze, anche per un cane! Al contrario dall’essere giocoso, questo gesto infatti significa che il gatto si sente tutt’altro che allegro, ma piuttosto teso, snervato e stressato!

Ringhiare o fare le fusa? Quando il gatto fa le fusa con gioia, il cane può percepirlo come un ringhio pericoloso, solo per fare un esempio. (Tuttavia, ci sono anche cani che fanno le fusa… difficile da credere, ma vero!)

Le idee sbagliate sono molto comuni, tranne nel caso in cui gli animali si conoscano bene e abbiano imparato ad affrontare le differenze. Ciò richiede tuttavia una buona dose di fiducia ed esperienza a lungo termine.

Incontro passivo

Pochi animali apprezzeranno felicemente i nuovi arrivati ​​al loro primo incontro – come in “Dove sei stato tutta la mia vita? Piacere di conoscerti finalmente!” Piuttosto, il nuovo arrivato sarà percepito come una violazione del territorio. Pertanto, non lasciate mai che si incontrino senza un minimo di preavviso anche se sono della stessa specie, perché nella maggior parte dei casi non funzionerà!


Il “nuovo arrivato” sarà stressato dal viaggio e dal nuovo territorio con degli estranei – sia a due che a quattro zampe – che non ha mai incontrato prima. Il tuo primo pensiero non sarebbe forse: “Corri, se non puoi nasconderti!”?

Per sentirsi al sicuro, prima di tutto dovrebbe essere messa a disposizione una stanza tranquilla. Dovrebbero esserci anche cibo e acqua, magari una lettiera (se il nuovo arrivato è un secondo gatto) e una comoda cesta, in modo che il nuovo arrivato possa prendersi il suo tempo per arrivare e riposarsi un po’.

Ulteriori suggerimenti per la convivenza:

  • Forse puoi chiedere a un amico di diventare la madrina/padre di uno dei tuoi animali domestici ed essere lì da solo? – meglio sarebbe qualcuno che conosce già l’animale.
  • Fornire un’atmosfera confortevole e rilassata – nessun rumore forte, nessun visitatore, nessun trambusto – tutto ciò potrebbe stressare ancora di più gli animali.

Abituarsi agli odori

Agisci con cautela e lascia che il nuovo arrivato si abitui all’odore di chi ha abitato il territorio prima di incontrarsi effettivamente. E viceversa, ovviamente. Non solo il gatto annusa meglio rispetto all’uomo, ma il suo senso olfattivo è molto più sviluppato, il che significa che può letteralmente “vedere” qualcuno con il naso. Questo rappresenta perfettamente la situazione! Per l’incontro passivo, questo è il primo passo:

Prima che i protagonisti si incontrino di persona, possono così abituarsi l’uno all’altro attraverso il loro rispettivo odore – ciò significa che si conoscono un po’ prima di essersi effettivamente incontrati. Se poi si incontrano per la prima volta, non è detto che diventino automaticamente grandi amici – questo non è possibile – ma almeno l’odore dell’altro animale sarà familiare e non minaccioso. Il primo passo è stato fatto: attraverso il naso.

Condizionamento positivo grazie agli odori

Il condizionamento positivo può incoraggiare e consolidare un certo comportamento desiderato. Lodateli se hanno mostrato la reazione giusta, o addirittura ricompensateli con un piccolo regalo! Lascerà un’impressione positiva perché è collegato alla ricompensa.

Per iniziare il condizionamento positivo, ad esempio, puoi strofinare delicatamente le guance del nuovo arrivato con un panno e poi lasciarlo annusare al tuo “vecchio” coinquilino. Se il gatto mostra curiosità e annusa il panno, lodalo e ricompensalo abbondantemente!

Ecco come condurre l’approccio ai nuovi “messaggi odorosi” – questi sono passi importanti per conoscersi.

SUGGERIMENTO: meglio portare un panno o una coperta del nuovo coinquilino e depositarlo in casa con qualche giorno di anticipo!

Puoi anche abbinare un segnale verbale rilassante – una certa parola o comando – con l’odore del nuovo arrivato: Soprattutto durante il primo periodo di adattamento, questo può essere molto utile per alleviare le situazioni di tensione.

Diffondere il profumo vicino alla ciotola.

“Il cibo è pronto!” – Il momento della pappa per un animale domestico spesso è il momento clou della giornata! Anche il posto preferito sarà deserto quando si tratta di arrivare per primi alla ciotola del cibo. Conosci di sicuro la sensazione di quello sguardo che ti “perfora” la schiena mentre sei in piedi davanti al frigorifero aperto – e il fruscio! Improvvisamente il tuo gatto si è materializzato dal nulla.

“Passavo da queste parti per caso, potrei fare uno spuntino veloce?” Ovviamente il tutto condito da uno sguardo da occhi di velluto che possono far sciogliere acciaio e pietra in un lampo…

sicuramente tramandati nei geni di generazione in generazione e semplicemente irresistibili! Puoi aprire il frigorifero o la credenza nel modo più silenzioso possibile: il gatto sarà già lì, intorno alle tue gambe. Ma questa volta, l’avidità genetica in realtà è davvero utile!
Per collegare l’odore del nuovo arrivato a qualcosa di piacevole, è possibile farlo in modo che produca un condizionamento positivo: posizionare il panno o la coperta con l’odore vicino alle ciotole, oppure tirarlo fuori durante il gioco o le coccole: in questo modo, l’odore verrà automaticamente collegato ad esperienze positive.

Quando avverrà il primo incontro, l’odore del nuovo arrivato sarà carico di ricordi sensoriali positivi.

Stare nello spazio dell’altro

Dopo aver tenuto gli animali in stanze separate per alcuni giorni, si può azzardare uno scambio: ciascun animale è invitato a perlustrare il territorio dell’altro. Annusando ogni angolo della stanza, i due animali impareranno a conoscersi da lontano, attraverso il naso.

Un’intera stanza avrà un odore molto più forte di qualsiasi coperta da coccole, almeno per gli animali sensibili ai profumi. Noi umani registriamo queste cose solo marginalmente, mentre gli animali si annuseranno l’un l’altro anche dopo giorni di messa in onda!

Gli animali così si confronteranno più intensamente con l’odore sconosciuto, senza la minaccia di un incontro fisico. In questo modo, quando si incontreranno “di persona”, il “totale sconosciuto” sembrerà quasi una vecchia conoscenza.

Questo processo avvia l’effettivo “conoscersi l’un l’altro” in modo più graduale e renderà molto più facile il primo incontro “faccia a faccia” – per ogni soggetto coinvolto.

Usare la coperta dell’altro animale

Per i gatti che non vanno fuori a caccia, il posto letto è il rifugio per la notte, ma anche per molti pisolini durante il giorno –ovvio che sia quindi pieno di odori!

Qui, non solo viene spesa la maggior parte del tempo, ma viene anche utilizzato per rotolarsi e coccolarsi, il che porta al rilascio di molte sostanze ‘messaggere’ (i feromoni n.d.t.). Molti cani inizieranno a grattare la cuccia o la coperta per cambiarla a loro piacimento, proprio come in natura, dove scavano nel terreno una cavità per dormire. I cani domestici lo imitano solo con un gesto simbolico – grazie al cielo – poiché nessun proprietario guarderà benevolmente “Fido” mentre graffia il parquet…

Durante questa attività di grattamento – simile ai gatti che si sfregano le guance su qualcosa – dalle ghiandole dei cuscinetti plantari vengono rilasciate sostanze messaggere per marcare il territorio. (i feromoni n.d.t.).

Metti in casa la coperta con questi odori, un paio di giorni prima dell’arrivo del nuovo animale domestico. Questo darà ai “vecchi” coinquilini a quattro zampe abbastanza tempo per abituarsi al nuovo odore.

Abituarsi ai suoni

Il silenzio degli innocenti? Non da ultimo: gli animali domestici possono essere rumorosi, eccome! Ogni animale ha a sua disposizione un intero repertorio di suoni. Questi possono essere usati come una sorta di biglietto da visita audio, dato che ci sono suoni unici tipici solo del nuovo arrivato.

Con i cani e i gatti, questo è abbastanza facile; è possibile registrare il loro miagolio o l’abbaio. Ma anche gli altri animali da compagnia più piccoli emettono molti rumori caratteristici come lo squittio acuto e penetrante del porcellino d’India o il tono più leggero di un topo o di un ratto (no! – non stringere – emetteranno il suono volontariamente!)

In ogni caso, dovresti usare suoni tipici con un alto valore di riconoscimento.

I suoni devono essere chiaramente riconoscibili – è vero che questo è un po’ più difficile con i conigli e gli altri piccoli animali, ma l’obiettivo principale è farli abituare ai rumori di cani o gatti. Successivamente, l’animale più grande apparirà molto meno minaccioso!

Riproduzione del suono preregistrato dell’animale nuovo arrivato

I versi degli animali vengono registrati e quindi riprodotti, iniziando con un livello basso, del suono; quindi, si aumenta via via fino a raggiungere un volume realistico.

Se esegui attentamente questa performance audio, un latrato forte potrebbe ancora risultare minaccioso, specialmente se proveniente da un corpo di 60 chili, ma almeno non spaventerà più completamente il tuo animale, perché ormai, in qualche modo almeno gli sembrerà familiare.

Un buon vecchio registratore a nastro va benissimo, così come qualsiasi dispositivo di dettatura, un miniregistratore di dischi, oppure è possibile utilizzare semplicemente la funzione ‘registrazione’ dello smartphone. Posizionare il dispositivo di registrazione nelle vicinanze dell’animale e riprodurre la sequenza di tanto in tanto – non c’è bisogno di infastidirlo con un suono continuo, poiché potrebbe essere piuttosto controproducente!

Esagerando si avrà l’effetto contrario! Si consiglia di mantenere la frequenza ed il volume del suono a dei livelli sopportabili, altrimenti i vicini potrebbero iniziare a lamentarsi…

Separazione degli spazi

All’inizio gli animali dovrebbero vivere separati l’uno dall’altro, ossia il nuovo arrivato in una stanza tutta sua e il “vecchio inquilino” con l’accesso per tutto il resto della casa. Ogni stanza ha ovviamente una ciotola per cibo e acqua e una lettiera. Il vecchio territorio dovrebbe essere sempre disponibile, per evitare risentimenti. Il “vecchio” gatto dovrebbe essere ancora il numero uno, anche se è arrivato un potenziale rivale. Tutto questo è molto stressante per un gatto: non sottovalutare mai i suoi sentimenti!

Ovviamente, qualsiasi novità risulta attraente, specialmente se si tratta di un morbido gattino con gli occhioni dolci e il pelo soffice, che richiede tutta la tua attenzione e assistenza! Ma non commettere l’errore di trascurare il tuo “vecchio” gatto! Sarebbe un errore considerarli come soprammobili o dargli ordini – questo non funziona mai con i gatti! Non si comporteranno mai secondo la tua volontà.

Coinvolgili e viziali in modo che non si sentano trascurati. Dopo aver controllato il nuovo arrivato nella sua stanza, fai sempre in modo di trascorrere del tempo anche con l’altro animale domestico.

Camere separate

Poiché tutta questa nuova situazione è inusuale e stressante, ognuno – e questo include anche te – dovrebbe godersi una notte di sonno ininterrotto e raccogliere le forze per il giorno successivo. Anche se il nuovo arrivato si muove già in modo sicuro nel nuovo ambiente durante il giorno, di notte dovrebbe comunque avere un posto tutto per sé, senza alcun pericolo di intrusione.

La sfera privata è di primaria importanza!

In caso di attriti e scontri, un rifugio sicuro è importante anche di giorno! Un luogo in cui rifugiarsi può essere un vero toccasana, soprattutto se le cose si fanno difficili; qui il nuovo arrivato si sentirà protetto e al sicuro. Ciò che manca al nuovo arrivato, è proprio questa sensazione: Sentirsi al sicuro.

Quindi cercate di creare una o più zone in cui ritirarsi in modo pacifico. Il luogo di riposo deve essere tabù per tutti gli altri, sempre e in ogni momento! Questa è una zona privata – “Ingresso severamente vietato”.

Un posto sopraelevato per la ciotola del cibo

L’amicizia finisce al momento dei pasti.

Per evitare problemi, è sufficiente mettere semplicemente le ciotole del cibo in stanze separate e tenere la porta chiusa! Una porta aperta può indurre in tentazione anche un santo…Molti gatti non esiteranno a rubare proprio sotto il naso del loro coinquilino! Per loro, l’impudenza vince la partita ed è anche un modo per mostrare dominanza. Per evitare atti di bullismo e assicurarsi che il nuovo animale abbia un normale accesso al cibo, si raccomanda di metterlo semplicemente da un’altra parte e il gioco è fatto! In questo modo, il nuovo arrivato non deve rischiare la vita e gli arti per difendere il suo cibo.

Qui, il nuovo arrivato può mangiare in pace e senza interruzioni, un fattore importante per sentirsi a casa. Non si tratta solo di nutrizione: la distribuzione del cibo è una questione di gerarchia: l’animale di rango più elevato mangia per primo.

In una casa con cane e gatto, si dovrebbero somministrare i pasti in momenti diversi e in stanze separate per evitare gelosie. È possibile anche posizionare la ciotola del gatto più in alto rispetto a quella del cane, soprattutto se si somministra alimento secco, che non verrà consumato in una volta sola. Infatti, il cane può essere tentato ad accedere e servirsi…

Molti cani adorano il cibo per gatti! Così meravigliosamente diverso! E gustosi sapori di pesce…

Proteggere la lettiera

La cassetta igienica del gatto deve sempre essere taboo per gli altri animali!

I gatti possono essere molto particolari quando si tratta di ‘andare in bagno’. Scegliere un posto per posizionare la cassetta del gatto che gli consenta di avere la sua privacy. Evitare inoltre di metterla vicino alla zona del cibo o in un punto in cui possono verificarsi rumori o altre interruzioni improvvise, ad es. vicino ad una porta, una lavatrice o un’asciugatrice.

La maggior parte dei gatti è molto sensibile alle interruzioni della loro sfera privata. Inoltre, molti cani hanno l’abitudine di “ripulire” dopo di loro! Che un cane si avvicini alla cassetta è già di per sé un no-no. Ma poi pasticciare: questa è proprio la goccia che fa traboccare il vaso per un gatto!

Alcuni gatti reagiscono evitando del tutto la lettiera da quel momento in poi e iniziano a scegliere altri posti…

Apriti Sesamo!

Non appena gli animali si sono adattati alla nuova situazione, si potrà aprire la porta.

Un cancelletto di protezione si è dimostrato utile: in questo modo è possibile un primo faccia a faccia senza un contatto fisico diretto.

Tutto è possibile ora, dalla simpatia all’aggressività! Non sorprenderti se il primo incontro fugace non procede senza intoppi. Un ringhio, un mugolio o un soffio possono capitare come indice di un risentimento- così come anche una zampata. Questo va bene, se non si ripete. Ciò mantiene la controparte ad una certa distanza, un colpo di avvertimento, per così dire.

Ora si può aprire la porta, sempre con il cancello di sicurezza in posizione, per diversi minuti ogni giorno. Se tutto va bene, al “vecchio” residente potrebbe essere consentito l’accesso. Se questo passa senza alcuna escalation significativa – che si tratti di combattimento, caccia o persecuzione – allora ce l’avete fatta: Si può rimuovere il cancello e tenere la porta aperta.

Tutto questo comunque potrebbe non accadere in un lampo (anche se l’eccezione tanto citata come sempre fa la regola) – in alcuni casi possono volerci giorni se non settimane.

SUGGERIMENTO: per quanto tutto questo possa essere eccitante, cercate di rimanere calmi ed evitare movimenti bruschi: non c’è fretta! Altrimenti, il vostro nervosismo potrebbe influenzare gli animali e rendere il processo ancora più difficile.

Abituare il cane e il gatto a stare insieme

Chi viveva qui per primo? – Cane o gatto?

Questa domanda è di grande importanza se cane e gatto hanno bisogno di andare d’accordo. Essendo membri di un branco per natura, i cani sono di solito un po’ più aperti all’idea. I gatti, tuttavia, in genere non pensano molto ai nuovi arrivati e questo vale anche per i soggetti della loro stessa specie, non solo per le altre. Nella maggior parte dei casi, sono semplicemente “infastiditi”. Detto questo, può anche essere una questione di genere, età e carattere.

Mentre il cane, essendo una creatura altamente sociale, può accettare abbastanza rapidamente un nuovo membro della famiglia, la maggior parte dei gatti sarà più restia e considererà il nuovo arrivato come un intruso nel loro territorio. Introdurre un gatto in una famiglia con un cane è quindi solitamente più facile rispetto al contrario.

Se avete intenzione di far convivere in casa sia il gatto che il cane, dovreste seguire le modalità di cui sopra e far sì che l’incontro sia il più graduale possibile, ossia tenendo gli animali separati e facendoli avvicinare poco a poco, passo dopo passo. Concedete loro abbastanza tempo per annusarsi l’un l’altro, poiché l’odore di solito è il biglietto da visita. Entrambi hanno nasi estremamente sensibili – i cani ancor più dei gatti – e sapranno immediatamente che c’è qualcun altro in giro, semplicemente annusando l’aria. Inoltre: mantenere lo stesso ritmo quotidiano e rituali ben noti, per entrambi. Questo garantisce una sensazione di sicurezza.

Tenere il cane al guinzaglio

È sconsigliato mettere il gatto o anche entrambi gli animali nella gabbia o trasportino per farli incontrare, oppure tenere il gatto in braccio mentre lo si “introduce” al cane. Questo è praticamente il peggior inizio possibile che gli animali possano avere! (Mi sembra già di sentire: “Ma abbiamo sempre fatto così e ha funzionato!” Può anche darsi, ma i gatti non sono tutti uguali quindi, dare dei buoni consigli significa prevenire lo scenario peggiore. Inoltre- Non c’è dubbio che l’eccezione conferma la regola!)

Sicuramente avrete già portato il vostro animale dal veterinario in un trasportino da viaggio – e questo significa puro stress per il gatto! Bloccato in una gabbia con tanti altri animali intorno non è mai piacevole. Soprattutto, se ci sono cani nelle vicinanze – non proprio la specie con cui sono più amichevoli in primo luogo – che abbaiano e li fissano.

C’è solo un desiderio per il gatto: fuori di qui! – e non è possibile.

MOLTO MEGLIO:

Mettete il ​​cane al guinzaglio e portatelo al centro della stanza. Ora il gatto può avvicinarsi liberamente; deciderà lui quando entrare e quanto vicino vuole arrivare a entrambi. Nella maggior parte dei casi, il gatto sceglierà un posto sicuro da cui osservare e valutare lo scenario. Osservate come reagiscono entrambi e lodate un comportamento dal neutrale al positivo.

Presenza di persone di fiducia

Durante il primo incontro, se possibile, non dovreste essere da soli.

Se è presente una persona di cui vi fidate e nel migliore dei casi è un’”amante degli animali”, potrete avere un supporto nel caso in cui la situazione sfuggisse di mano. Consapevoli di questo, sarete rilassati anche prima dell’incontro. Ora, dopo aver messo in sicurezza il cane mettendolo al guinzaglio, il gatto può entrare:
Aprite sia la porta che il cancello di sicurezza e assicuratevi che il gatto abbia varie opzioni di ritirata, per sentirsi al sicuro; potrebbe preferire saltare su un punto sopraelevato, come scaffali, armadi o tiragraffi, dato che sono abbastanza alti. Assicuratevi che il gatto vi abbia un accesso illimitato e mantenete quelle superfici libere da ingombri. In caso contrario, gli oggetti fragili potrebbero cadere e causare panico con conseguente fuga. In un secondo tempo, tutti gli oggetti possono essere rimessi tranquillamente nei luoghi abituali.

In caso di iniziale antipatia e se le cose vanno male, è bene avere qualcuno al vostro fianco che abbia il coraggio di intervenire aiutandovi a tenere separati gli avversari. – Tuttavia, questo è necessario solo quando le cose vanno davvero fuori controllo!

Tutti gli occhi puntati sugli animali

Osservate entrambi gli animali da vicino, tuttavia, non reagite in modo eccessivo a qualsiasi lieve segnale di irritabilità!

Alcune persone talvolta potrebbero esagerare, con il risultato che la convivenza potrebbe non funzionare.


Più rilassata e calma sarà la presentazione reciproca, più facili saranno le successive settimane di adattamento, per tutti i soggetti coinvolti. Cercate di essere il più accomodanti possibile, perché il vostro animale sempre ‘sintonizzato’ registrerà qualsiasi cambiamento di umore e reagirà di conseguenza. Gli alti e bassi emotivi sono qualcosa che i nostri animali domestici percepiscono immediatamente con le loro antenne e risponderanno sempre a qualunque cosa sia “nell’aria”.

Quando un gatto incontra un cane in natura, cercherà di scappare. Il cane può divertirsi a cacciarlo per un po’, ma di solito si arrende quando il gatto salta su un punto più alto. Da qui, il gatto osserverà il cane per un po’, con la punta della coda che si muove, ancora nervoso ma non in preda al panico o spaventato a morte. Con lo spazio in casa ovviamente limitato, un confronto a volte è inevitabile. Il soffiare, un ringhio o un rapido colpo con la zampa per mostrare il dominio vale ancora come “comportamento felino tollerabile”; così come il cane che abbaia e si protende in avanti, è accettabile. Non preoccupatevi, perché tutto dopo un po’si attenuerà.

Cane che ringhia? Premiare il gatto

Anche se sono trascorse settimane senza scontri e i due si sono abituati l’uno all’altro, potrebbero ancora verificarsi malintesi. Ciò è dovuto al linguaggio del corpo conflittuale delle due specie o può essere il risultato di gelosie.

Il nuovo arrivato talvolta sarà ancora guardato con sospetto, specialmente quando si tratta di cibo o di coccole da parte vostra.

Cercate di essere imparziali nel dare questi segnali di affetto in modo che nessuno degli animali si senta escluso. Soprattutto l’animale che già viveva a casa, non dovrebbe mai essere messo al secondo posto o bullizzato. Stabilire dei limiti non conta, se il comportamento lo giustifica. – Ma ricordate, la lode è spesso più efficace della punizione!

Se il cane ringhia al gatto, chiamate a voi il gatto e premiatelo. In questo modo capirà che può rilassarsi anche se affrontato in quel modo e si avvicinerà automaticamente a voi la prossima volta, il che sarà utile specialmente se il cane decide di seguirlo. Quindi, si può disinnescare la tensione, poiché il gatto è sicuramente al sicuro con voi.

Per intensificare la lode si possono usare leccornie, o semplicemente la voce o le coccole da associare al comportamento positivo:

Premiare il comportamento amichevole da entrambe le parti

I primi incontri dovrebbero avvenire in un’atmosfera tranquilla e confortevole. Così, gli animali li collegheranno ad un sentimento positivo: “Pur essendo un cane, non è così spaventoso come sembra”, E: “Quel gatto non scappa da me – forse non deve? Non è divertente corrergli dietro, allora.” Oppure: “Questo ora sembra essere il nostro gatto, quindi cercherò di proteggerlo proprio come faccio con gli altri”.

Qualche tirata o strappo al guinzaglio durante la prima fase, potrebbero ancora verificarsi ma va bene! Dopotutto è un cane. Piuttosto distraetelo piuttosto che punirlo. Dare istruzioni in modo calmo ma preciso e lodare il cane solo quando si calma e si comporta in modo più rilassato. Premiarlo quando cerca di essere più sereno – in tal caso, una leccornia speciale non è fuori luogo!

Attenzione: alcuni cani potrebbero afferrare il bocconcino solo per poi riprendere l’attacco subito dopo – assicuratevi di premiare l’animale solo se il comportamento è affidabile al cento per cento e non è una questione di casuale fortuna. -Lo stesso vale ovviamente per il gatto!

Interrompere il comportamento negativo e separare i due animali

A volte, un problema può nascere improvvisamente e gli animali diventano aggressivi, per un nonnulla! Questo può insorgere rapidamente e quindi cogliervi di sorpresa.

Se è così e avete il sentore che la cosa vada fuori controllo, dateci subito un “taglio!” Non aspettate che uno di loro possa farsi male. Il verdetto è: agire rapidamente e separare gli avversari. Non importa chi abbia iniziato. Cercate comunque di non sopravvalutare scivoloni come questi! Ci saranno sempre dei “giorni brutti”, anche se normalmente le cose procedono senza intoppi.

Meglio aspettare un po’, finché le ondate di aggressioni non si saranno placate. Solo allora è il momento per il prossimo tentativo.

 Concedete ai vostri animali il diritto di essere lunatici. Non possono essere gli stessi tutti i giorni. Spesso dipende dall’umore se e come funziona un tentativo di socializzazione: oggi è un no-go; ma domani potremmo essere di nuovo grandi amici!

L’eccezione: se le rivalità o gli attacchi aumentassero o diventassero la regola, i campanelli d’allarme dovrebbero suonare forte e chiaro: una convivenza armoniosa potrebbe non essere possibile dopo tutto. In tal caso, è necessario trovare una soluzione per il bene degli animali, anche se per voi è difficile. Se non siete sicuri, chiedete consiglio ad un esperto come un addestratore o un veterinario comportamentalista.

Concedete una pausa agli animali

Il primo incontro non dovrebbe mai durare più di qualche minuto. Giusto il tempo di avere la prima impressione: “Aha! Quindi questo è il nuovo coinquilino!”

Non lasciate mai gli animali da soli e rimanete con loro per tutta la durata dell’incontro. All’inizio, spesso bastano un massimo di cinque minuti, quindi è possibile prolungare con cautela l’incontro, un po’ alla volta: se vedete che gli animali reagiscono in modo calmo, si possono lasciare insieme per dieci-quindici minuti per volta.

Nessuna fretta però! – Lentamente e in modo costante è la regola. Osservare da vicino come si comportano gli animali e il loro linguaggio del corpo. Restate in disparte ma siate sempre pronti a intervenire quando necessario.

Ogni cosa richiede il tempo necessario, quindi cercate di non forzare la situazione. Gli animali di solito sanno meglio di noi qual è il momento migliore per condividere la loro casa con un altro animale domestico. Ad un certo punto la curiosità vincerà sulla riserva…Più tempo hanno “i nasi di velluto” per conoscersi, maggiori sono le possibilità di andare d’accordo.

Prevenire è meglio che curare

Gli animali sanno tutto sulla gelosia e sull’invidia. Il sentimento del sentirsi trascurati non deve essere sottovalutato: improvvisamente non è più il “numero uno” – come diavolo può essere successo? Una cosa del genere è difficile da capire e può portare all’astinenza e al digiuno, in breve, alla depressione. Ma non deve arrivare a questo!

Anche se il nuovo arrivato è sicuramente interessante in quanto rappresenta una novità, come un tenero cucciolo o un gattino – il residente “più anziano” vorrà sempre mantenere i diritti di “colui che è venuto prima” – il re o la regina del castello. L’attenzione e le coccole non devono diminuire, anzi, devono essere molte di più in questo caso. Questo aiuta molto a prevenire il disagio e la paura di diventare l’estraneo.

Le aree di riposo e del cibo dovrebbero essere separate per i due animali, in modo che ognuno abbia il proprio “regno” esclusivo e al sicuro da qualsiasi forma di intrusione. Mantenendo questi luoghi ben distanziati l’uno dall’altro, si può evitare il mobbing, a cui il nuovo arrivato potrebbe altrimenti essere automaticamente soggetto.

SUGGERIMENTO: trascorrete la stessa quantità di tempo con entrambi gli animali, in modo che nessuno si senta trascurato.

Nuovo animale, nuova fortuna

Tenete presente che qualsiasi nuovo arrivato in famiglia innesca anche nuove regole. Ciò significa che anche gli animali che prima andavano d’accordo all’improvviso potrebbero ricominciare a litigare. I ruoli vengono ridistribuiti ma a seconda della situazione e del tempo, possono sempre essere nuovamente ribaltati. La socialità degli animali ha una natura dinamica: nulla è mai scolpito nella pietra.

Ad esempio, se uno di loro muore o scompare, il branco reagirà di conseguenza. A proposito, anche gli animali vanno in lutto… e gli avversari spesso diventano amici per la vita, di cui sentiranno la triste mancanza.